venerdì 17 maggio 2013

vanno via



Vanno via, a coppia
Vanno via, le parole di spalle
E le forme che delineavano
Candide dalle superfici
Permangono, occhieggiano
In singolare ricordo,
Visioni di uno sdoppiamento:
La sua forza
La sua tenerezza muta
Si staccano, come da un abbraccio

Nei vuoti delle stanze d’affitto
Quasi ragazze quasi complici pareti
Qualcuno porta via
L’armamentario furtivo di ogni amore
e storie che pure proibito
Si ripete
Sono le apprendiste dai grembiulini lindi
O i poveri dalle mani sempre unte
Quelli che non ebbero fortuna altrove
In un luogo migliore che non risuonasse di
sveglia alle nove, solo un paio d’ore
Tenga il resto
E discrezione, mi raccomando

A volte ricordo
Di certe corse
Degli affanni
Dei calcoli sempre tardi
E mi ricompongo in scene
Di odi sottintesi
Di furori silenziosi
Di prese ai fianchi
E promesse prossime alla scadenza
O forse, già smesse

E non so, di queste forme
Se mai ebbero un peso
Se ancora ne vale il ricordo di una pena

Forse è solo la strada
O i miei passi
A venirmi incontro
Ma non ci sono mani che tese
Cancellino pensieri e pesi.

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