lunedì 7 aprile 2014

e crescere, ad occhi chiusi

e crescere, ad occhi chiusi
non sapere il tempo
e avanzare come un segno sul muro
respirare profondo
il bianco celestiale
il fresco della calce
e le mani
impresse sul viso come un ricordo
una memoria incancellabile
e dentro crescere e ancora
pulsare
come una vena del tuo collo
in una linea della mano
azzurrare il candore del palmo
e portarti così
come un vessillo di tutte le primavere
nel tuo giro leggero
di donna
e risalire dal mento
fino agli occhi
come un respiro
volare
e saperti
attenta alle mani amanti
lì dove tu sei, di labbra e vento...

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