sabato 24 maggio 2014

Si fa ceduo il cielo a maggio



Non lo so nemmeno se queste sono poesie... parole sì, però, e le scrivo lo stesso, anche quando non hanno troppo senso o congruenza. La libertà di scarabocchiare prescinde da queste norme.

Si fa ceduo il cielo a maggio
Nel volo alto sopra le ali del sogno
E le rondini residue imprimono
I segni a strie del loro avvio
Sono vogliose
Di un altro cielo
E di un nuovo mondo
Più libero dagli strati
Ferrei delle terre
Hanno ali di giganti
E prospettive d’infiniti
E plaude nell’animo
Una natura che si esprime
Con i colori
Interiori delle gioie
Complete, tutte
Anche negli angoli
I più remoti dei silenzi
Dove ti ho atteso
Sola rondine, sapendoti.

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