domenica 8 giugno 2014

Tulio H. Garay, deseo, 3.

Tulio H. Garay, deseo, 3.

Con leggerezza di foglia
le tue mani come un sussurro
ad altezza di cuore
e fianchi si posano
avvolgendosi sullo stelo
rosato ed urgente
del desiderio

te quiero, nada más
ti voglio, e nient'altro
può opporsi
ora che la ricerca di te si avvita
ed insinua nei pani senza fine
e torni, nel prepotere turgido
della primavera, ora che si innalza
verso la stagione rorida
delle albe lungamente attese
dopo la notte
di rifugio in rifugio
dove ti attendo
con il tuo nome stretto nella gola
tutto in un gemito
come una vita lungo
come un sollievo
breve.

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