domenica 27 luglio 2014

Il mento e la mano, Tulio.

Il mento e la mano
Quante volte ancora, al labbro
Come una maniera di tenerti
Arginare il resto
Scartare di lato e insistere
Con l’indice muto
E non sapere parole
Per dirti di un abbozzo di futuro
Forse ha sorpreso
Un passato troppo rapido
E grande
Il darsi repentino
E ritrovarsi quasi
Stranisce
Se non fosse l’orlo del domani
Il tuo labbro che trattengo
Remoto
In un luogo del tempo
Geloso di confini
E dentro
Ogni memoria

E il tocco di te che si rinnova.

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