lunedì 22 settembre 2014

Sale il vento


Sale il vento,
se ripenso alla Madonna sul mare
Sale il vento
E ne riconosco l’ala
Che s’uniforma
Vetusta ormai a tale altura
Dei promontori
Svelti
Di sopra il mare svettano
Le chiese antiche di leggende
Le torri di rovine altere
Le batterie costiere

Si piegano gli ulivi
Inorriditi al maestrale
E i cardi dalle spine
Nell’aria muta
A rilasciare un segno
Impossibile di trame
Un reticolo che sull’erta arde

E alto un sole a perpendicolo
Sospinge sotto costa un mare
E più, i pensieri
A piegare con forza inarrestabile
Di scirocco che risale
Da un fondale antico
Dove posa
Impassibile
Qualcosa che è già ieri
E segna
Nell'orma
Il passo prossimo alla sera.

2 commenti:

  1. Non ho molte parole, Antonio, per esprimere ciò che ho provato nel leggere le tue poesie e racconti, se non, che, mia hanno emozionato e profondamente toccato il cuore … “quel semplice gesto, di baciare il pane”, innocente, racchiude tutta la grandezza e bellezza di un’anima come quella della tua cara Mamma … Ciao, Antonio. Un saluto con affetto.
    Salvatore Sirigu.

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  2. Grazie, Salvatore, mi fa piacere conoscerti.
    Cataldo.

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