giovedì 2 aprile 2015

13. Lotte. (dall'inconcluso 'Lotte dei Dolori')

Lotte...ed io che ci ero quasi cascato. Non è elegante dirti semplicemente...no, meglio non dirlo, non avrò uno stile, ma di certo delle maniere, e queste non contemplano l'uso di improperii, ma è quello che meriteresti.
Lotte...
Riesci a farti detestare, e perdonare. Perché lo sai bene, che questa di Lotte potevi risparmiartela.
Ma ad ogni modo, se serve a distrarmi, anche un sano dolore riesce ammissibile. E' per me che lo fai, vero? E dovrei crederti?
Sento il fruscìo di un'altra notte che si prepara, attenta ai rumori, e non ho nulla da dirti.
Il mio dio già dorme. Si è addormentato presto e, a ben guardare, non aveva consigli da darmi.
Per cui non ho bisogno di tossire.
Dormi, ora.

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