giovedì 20 agosto 2015

quanta notte...

quanta notte...
a saperlo, che tutto era qui, il giorno
in un palmo di mano
et maintenant?
sale una tentazione di stringere le dita
di vedere accartocciarsi le linee
segnate a vita, banalmente, così
come se tutto fosse solo sabbia
da trattenere
o vetro da investire
con una risata primordiale
che non dia scampo
né seguito
di tanta notte
e tanta attesa
gli occhi tra le mani
a spiare
poi
poi tutto
è il sempre oltre gli spiragli tra le dita,
poco altro che qui, ed ora:
un miserere
un nunc te cognovi
e occhi che flendo turgiduli rubent
ché altro non sanno
che sognare
che resistere
che saper rinunciare
quanta notte, stanotte, per tutte le notti

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